16.03.2025
È finita anzitempo la 12 Ore di Sebring di Giorgio Sernagiotto, impegnato nel secondo appuntamento del campionato statunitense di endurance IMSA Michelin Endurance Cup alla 12 Ore di Sebring. Sernagiotto era in gara sulla Ferrari 296 GT3 di Cetilar racing, che condivideva con Antonio Fuoco e Lorenzo Patrese, figlio dell’ex F1 Riccardo.
Dopo prove libere in cui i tre piloti di Cetilar racing hanno provato a lungo le migliori soluzioni possibili in vista di una delle più prestigiose gare al mondo, le qualifiche hanno premiato il lavoro di tutto il team consentendo ai tre piloti italiani di scattare in gara dal quinto posto di classe. Nelle prime fasi di gara, il team ha gestito la situazione mantenendosi stabilmente in quinta posizione di classe, a poca distanza dai leader. Purtroppo, nel corso della terza ora di gara è insorto un problema irrisolvibile al cambio, che ha costretto la Ferrari #47 al ritiro.
Giorgio Sernagiotto:
“È senza dubbio un grande peccato: eravamo davvero competitivi e stavamo gestendo la situazione come si deve fare in una gara così lunga. Spiace molto per quest’occasione persa. Le gare negli Stati Uniti sono spesso così, e a Sebring la conformazione della pista, caratterizzato da un asfalto molto irregolare che porta grosse sollecitazioni alle vetture, rende la corsa tecnicamente molto impegnativa rendendo più facile l’insorgere di problemi alle auto: per questo vincere gare di questo tipo come abbiamo fatto nel 2022 è così grande, perché lo si fa nonostante queste difficoltà aggiuntive. Voglio comunque ringraziare tutto il team e Roberto Lacorte per questa opportunità: Roberto ci ha permesso di gareggiare nonostante lui fosse in Australia a seguire il debutto in Formula 3 di suo figlio Nicola, autore anche di una buona prestazione a Melbourne”.