Petit Le Mans complicata per Giorgio Sernagiotto “L’anno prossimo negli Stati Uniti ancora con impegno massimo”
Sono stati problemi tecnici a rallentare Giorgio Sernagiotto alla Petit Le Mans, la gara di 10 ore corsa sabato 14 sul circuito di Road Atlanta. Sernagiotto pilotava la Ferrari 296 GT3 di Cetilar racing nell’ultima gara dell’IMSA Michelin Endurance Cup, il campionato americano di corse di durata, insieme ai compagni di squadra Roberto Lacorte e Antonio Fuoco. I tre hanno concluso al 13° posto di classe.
Il weekend era cominciato con un incidente al termine delle prime prove libere di giovedì 12 che aveva precluso al team la possibilità di partecipare alla seconda sessione, venerdì 13. In qualifica Antonio Fuoco era riuscito a stampare l’ottavo tempo di classe in 1’24”981, un risultato la cui importanza era stata confermata anche dal secondo tempo ottenuto nel corso dei warm up quando Giorgio Sernagiotto aveva fatto fermare il crono a 1’29”690 con l’auto ormai pronta per la gara. Durante la corsa un problema alla frizione elettronica subito nelle prime fasi ha costretto l’equipaggio tricolore a rientrare ai box, dove i meccanici di AF Corse hanno impiegato solo sei giri a risolvere il problema. Il tempo perso però li ha estromessi dalla lotta per le prime posizioni.
“Purtroppo in gara abbiamo avuto ancora problemi tecnici, si è rotta la frizione elettronica e abbiamo perso sei giri per sistemarla”, il commento di Giorgio Sernagiotto: “Probabilmente non avremmo comunque potuto lottare per la vittoria, ma un arrivo fra i primi cinque potevamo giocarcelo. Purtroppo è stata una stagione americana molto difficile, anche se non ci perdiamo d’animo e cominceremo a lavorare già da domani per la prossima: vogliamo condurla ancora una volta con il massimo dell’impegno! Personalmente ho girato bene, su un buon livello: sono molto contento delle mie prestazioni”.