Daytona amara per Giorgio Sernagiotto: ritiro dopo un’ora

È durata solo un’ora la terza partecipazione alla 24 Ore di Daytona per Giorgio Sernagiotto, il pilota asolano al via dell’Imsa Michelin Endurance Cup con la Ferrari 296 Gt3 di Cetilar racing. Un contatto nel pomeriggio italiano di sabato, nelle primissime fasi di gara, ha portato al distaccamento di una parte del fondo della vettura, costringendo Serna e i compagni di squadra Roberto Lacorte, Antonio Fuoco e Alessandro Balzan al ritiro. La loro 24 Ore di Daytona, prima prova del campionato endurance americano, è finita prima ancora di entrare nel vivo. Questo è stato un ritiro vissuto con grande dispiacere da Sernagiotto.

“C’è molta amarezza: è stato un peccato finire la nostra gara dopo una sola ora”, il commento del pilota di Asolo: “Sapevamo che sarebbe stata dura e che l’affidabilità sarebbe stata il vero punto interrogativo. Da un punto di vista prestazionale, questa Ferrari 296 si è dimostrata subito molto veloce: potevamo probabilmente dire la nostra, ma quasi sicuramente non avremmo comunque potuto competere per la vittoria. Il dispiacere maggiore è quello di non aver potuto macinare chilometri: peccato, avevamo un pacchetto fantastico fatto di piloti e team.

“Daytona anche quest’anno si è confermata pazzesca: dopo il ritiro i tifosi e gli appassionati sono venuti da noi per rincuorarci ed è stato un esempio di grande sportività che ci ha fatto enormemente piacere. Adesso non ci perdiamo d’animo: puntiamo alla 12 Ore del Sebring, dove l’anno scorso siamo riusciti a trionfare nella nostra classe”.